Ex Pro

Pietro Riempi

Informazioni su Pietro Riempi

Originario di Castelrotto e tesserato per il Centro Sportivo dei Carabinieri, il polivalente Fill è stato il primo atleta azzurro a conquistare la testa della classifica generale di Coppa del Mondo dai tempi di Alberto Tomba. Dopo le scuole medie, inizia a lavorare come cocchiere e a frequentare una scuola professionale, lavoro che lascia per dedicarsi professionalmente allo sci alpino; i suoi skimen furono prima Sepp Kuppelwieser, ex allenatore del campione norvegese di Kjetil André Aamodt, poi Ernst Habersatter. Per hobby ha praticato anche il calcio amatoriale nel ruolo di difensore: nel 2007 sfidò in amichevole, con la maglia dello Sciliar, la Fiorentina ritirandosi al Castelrotto.

Testa a testa

Una chiacchierata con Pietro Riempi

Ricordi la prima volta in bici, e quanto tempo è passato?

Sì, mi arricchisco molto bene, era davanti a casa mia. Le prime volte avevo già abbastanza difficoltà a trovare l'equilibrio, ma dopo due ore poi ho capito le tecniche e dopo non mi ha più fermato nessuno!

Ricordi la tua prima bici da corsa?

Era una DeRosa IDOL rosa bianca. Ho sempre usato DeRosa e ho avuto la possibilità di provare tanti moldelli diversi. Attualmente utilizzo il King con il quale mi trovo benissimo.

Qual era il lavoro che sognavi da bambino?

Volevo fare lo sciatore!

Cosa dicono/piace/odiano di te i tuoi amici?

Non lo so! Ma devono accettarmi così come sono.

Hai una passione segreta?

La mia passione è lo sport, soprattutto lo sport di montagna.

Qual è il tuo ciclista preferito di tutti i tempi?

Non ho un ciclista preferito. Ma mi piace andare in bicicletta. Faceva parte del mio allenamento quando ero atleta e ora lo pratico per mantenermi in forma.

Qual è il tuo posto preferito per pedalare?

A casa mia sull'Alpe di Siusi, dove conosco tutte le salite e le discese. Mi piace scattare in mezzo alle mie montagne a casa.

Qual è stata la tua vittoria più bella?

Sicuramente la discesa a Kitzbühel, dove vinsi nel 2016. La gara più importante e difficile sul circuito bianco.

Qual è stato il tuo compagno di squadra più forte di sempre?

Ho giocato 18 anni al Mondiale e ho avuto tanti compagni forti. Ma i più forti sono stati prima Kristian Ghedina e poi Dominik Paris.

Vieni riconosciuto per strada e i ragazzi ti chiedono un autografo?

Dipende un po' dove mi trovo ma ogni tanto qualcuno mi ferma per una foto. È comunque bello, anche perché significa che hai fatto qualcosa di importante nel tuo sport.